Calcio vissuto e calcio visionato

Un calcio senza tifosi non innesca semplicemente l’alternativa visione da casa (lontana ma comoda) vs visione dagli spalti (vicina ma caotica). Ridurre la questione a questo autorizzerebbe l’interpretazione banale del calcio come visione, cioè del calcio (dello sport in generale) come semplice spettacolo.

E invece il calcio tifato – al netto di tutte le problematiche di cui potremmo discutere – è calcio esperito col corpo e nella presenza, uno degli ultimi baluardi (chiamali popolari, chiamali come ti pare) di coincidenza tra idea e azione. Senza questo, il calcio moderno si arrende definitivamente al progetto “dall’alto”: solo visuale, solo spettacolo, solo pubblicità nel senso più sciocco e infame della parola.
L’alternativa reale innescata è tra calcio vissuto (come spazio rituale popolare) e calcio visionato (come vetrina commerciale, come falsità): ciò a cui assistiamo ormai da mesi sono le prove tecniche per il trionfo del secondo. Assicurata l’efficacia economica dell’immagine, la presenza del tifoso può essere rottamata.