C’è una differenza abissale se consideriamo «tequila» come complemento oggetto di «te amo, te quiero» o come elemento a sé stante, aggiunto per asindeto.
Se leggessimo «te amo, te quiero tequila», con dittologia sinonimica (te amo/te quiero) e tequila complemento oggetto, il testo piegherebbe inevitabilmente verso un contropiede all’orizzonte d’attesa. In questo modo, la ricerca del «pistolero» (allegoria dell’«uomo vero») che sembra compiersi nel ritornello (che si apre, appunto, con «te amo») verrebbe smontata contro l’aspettativa dell’ascoltatore per il fatto che la tequila diventa complemento oggetto al posto del pistolero; rottura evidenziata dalla pausa tra te quiero e tequila, nonché dalla paronomasia tra i due termini.
In questo caso, l’ideologia del testo evidenzierebbe un’indipendenza, l’alterazione psicofisica (l’alcol) come chiave di superamento di una realtà respinta; quella del pistolero che non incarna realmente l’uomo vero (“allegoria vuota” alla Benjamin, per capirci).
Al contrario, se leggessimo «te amo, te quiero, tequila» con tequila soggetto (di un sottinteso verbo essere) e l’asindeto (una virgola, quindi, non come pausa enfatica – che manterrebbe il complemento oggetto – ma come separatore sintattico), l’orizzonte d’attesa, benché obliquamente, verrebbe compreso e rispettato. In questo caso infatti il ritornello non giocherebbe su un’aspettativa che viene infranta, ma sulla costruzione di uno slogan, che vuole elementi paritari fra loro: te amo, te quiero, tequila. Lo slogan evidenzierebbe un’ideologia che prevede, a differenza del primo caso, la compresenza dell’alcol e del pistolero (che è il complemento oggetto, stavolta), dunque dell’indipendenza e della relazione. Il desiderio del pistolero in questo caso sarebbe accontentato, la realtà accettata nella convivenza asindetica dei suoi elementi, l’allegoria “riempita” e risolta in un simbolo che è e rappresenta insieme.
Non so ancora per quale interpretazione optare, se per la rottura ermeneutica del primo caso o la pacificazione simbolica del secondo. Effettuerò uno studio stilistico e comparativo di altri suoi lavori, per comprendere a fondo sostanza e obiettivo dell’opera di Elettra Lamborghini.