Nella Coscienza, Zeno si proclama guarito e contestualmente dichiara che a essere malata è l’umanità intera; dice che interromperà la terapia (che è la scrittura) ma lo fa scrivendo ancora una volta. Ne Il buio e il miele Vincenzo, malato, parte per ammazzarsi e alla fine ammazza. In Laborintus I leggiamo «palus putredinis» e «aria inquinata» ma anche «dove soprattutto vedete igienicamente nell’acqua antifermentativa». Palazzeschi spera per la fontana malata «qualcosa / per farla / finire / magari… / magari / morire», per poi pentirsi subito: «Madonna! / Gesù! / Non più!». Balestrini scrive: «godiamoci il viaggio, / godiamoci, non c’è pericolo se ci perdiamo, tanto non si viaggia / (il profilo di un paziente su un carrello attraversando la carestia), / tanto non si arriva, arriveremo». Corazzini: «Io l’amo perché so / che croce fu dolore». Leopardi: «naufragar m’è dolce in questo mare». Villa: «ogni rovina paragona allo spirito immune». Magrelli: «Solo di questa interminabile / cattività so scrivere / e scrivendo infittisce / la trama del mio carcere».
La letteratura ci è necessaria perché è l’unica dimensione in cui la cura coincide con la malattia. Gozzano la chiama «tabe letteraria». Nel momento in cui comincia il glitch, il tarlo, il paziente e il medico si guardano, ma nello specchio; e che la cura voglia uccidere la malattia così come la malattia vuole uccidere la cura, significa solo puntare a eliminare l’altro che è in noi e che abbiamo scoperto, il farmaco che ci vuole risolti o la malattia che ci vuole distrutti. Ma si manca sistematicamente il bersaglio, perché l’altro che è in noi siamo noi, e ci svela cose ignote, preziose o almeno inquiete, cioè la malattia che la cura non riesce a essere, e viceversa. In questo modo si fallisce – cioè si scrive e si scrive.
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Una “Spora” e un pezzo su “kireji” di Andrea Astolfi
Oggi, su Il cucchiaio nell’orecchio, Spora n. 73. Atre Spore (e poesie in genere) si trovano qui.
Su L’age d’or, invece, una mia analisi del libro d’artista kireji di Andrea Astolfi. Altri pezzi di critica letteraria si trovano qui.
Un pezzo sulla scrittura asemica e un racconto
Oggi doppia uscita. Su Beunnatural un resoconto sull’esperimento di scrittura asemica fatto a scuola qualche mese fa, dal titolo Oltre la pagina: un esperimento di scrittura asemica, mentre su Tremila battute Dritto al cranio, un racconto ispirato alle atmosfere di Expressway to yr. skull dei Sonic Youth.
Altri testi critico-teorici si possono leggere qui, mentre altri racconti qui.
Critica : La scomparsa del mondo e l’illusione della letteratura su Neutopia
Ieri su Neutopia, per la serie Contro il presenzialismo, è uscito La scomparsa del mondo e l’illusione della letteratura.
Altri testi critici/teorici di ambito letterario compaiono qui.