Un avvistamento dell’amico Tonino – una poesia-manifesto appesa al muro – mi offre il gancio per un appunto su Spore: Spore non è volantinaggio poetico (cosa dignitosissima e divertente, non mi si fraintenda, che tra l’altro ho fatto anche io qualche anno fa), ma qualcosa che ha a che fare con l’alterazione, la manomissione.
La poesia-manifesto gioca sull’impatto: dove non ti aspetti la poesia ne trovi una, e funziona proprio perché si mostra e si fa leggere. Le Spore invece sono foglietti chiusi e infilati nella spaccatura degli intonaci, nelle grondaie, negli infissi: giocano quindi sulla presenza non vista, una poesia fuori posto che entra però nel tessuto della microarchitettura e funziona proprio in quanto non manifesta, non necessariamente letta (e i testi che contengono sono per giunta molto strambi, lasciano il lettore perplesso).
Questo implica che un buon 70-80% delle Spore marcirà senza essere mai letto.
Si apre così un discorso sulla testualità effimera accanto a quello sull’ipertrofia linguistica. Partendo proprio da testi già esistenti (le Spore sono in gran parte commistioni di stralci di libri, programmi TV, post social, cartelli stradali, giornali, ecc.), l’obbiettivo non è l’impatto patente ma la costruzione di un ambiente che silenziosamente sproloquia, di un linguaggio-cosa che altera di un millimetro appena l’identità e la storia di una città.
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Spore a Cirò Marina e sul Cucchiaio
Ieri ho effettuato il terzo Spargimento di Spore, stavolta a Cirò Marina (KR). Contemporaneamente, su Il cucchiaio nell’orecchio è uscita la Spora n. 48.
Altri casini (performance) sono documentati qui, mentre altre poesie possono leggersi qui.
Un testo su Astolfi e uno Spargimento di Spore
Il 16 è stata inaugurata ad Atri la mostra mai successo prima di Andrea Astolfi. Ho curato con piacere uno dei due testi di presentazione, Colore, sincretismo e novità negli asemic haiku di Andrea Astolfi, presente alla mostra e nel rispettivo catalogo.
Altri pezzi di crtica (anche uno su kireji, sempre di Astolfi) si trovano qui.
Il 19 ho invece effettuato una seconda installazione di Spore, a Viareggio, dopo lo Spargimento di Tivoli.
Altre performance e scritture “strane” qui.
“Lirica e ricerca” su lay0ut, Spore a Tivoli, Instagram
Due cose successe ieri: su lay0ut magazine, è uscito il mio articolo (matto e disperatissimo) Lirica e ricerca. Appunti per una teoria del tutto poetico (per altri articoli di critica e teoria, vedi qui); sull’Instagram sono apparso come allucinazioni_e_scarti (a fare che, ancora, non so: forse casini con le immagini).
L’altro ieri invece, insieme a Carlo De Sanctis, c’è stato lo Spargimento di Spore a Tivoli: le Spore hanno raggiunto così la loro forma più naturale, nello spazio, nella probabilità.
Qui per un’approfondimento su Spore, qui per leggerne alcune (insieme ad altri testi poetici), qui per altre performance/happening.